Storia di Caterina

Bologna, Il Mulino, 2014, pp.260

«in Roma fu una Fanciulla di bassa condizione figliuola di un Legnajuolo Catterina Vizzani nomata. Costei essendo d’età di quattordici anni non d’altro amore si sentì mai accesa che verso le Fanciulle sue pari, alle quali sempre tenea dietro ardentemente amandole non come Fanciulla, ma come uomo stata fosse».

Il 16 giugno 1743 sulla strada per Siena un giovane servitore in fuga d’amore con la sua bella viene raggiunto dagli inseguitori; ferito da un’archibugiata, morirà pochi giorni dopo. Componendone le spoglie, all’ospedale fanno una scoperta stupefacente: quel garzone già in fama di donnaiolo impenitente è in realtà una donna. Un medico famoso si appassiona al fatto e ne ricostruisce la storia. Caterina Vizzani, questo il suo nome, per otto anni si era finta uomo per poter seguire, al riparo di un’identità maschile, la sua allora illecita inclinazione per le donne. Prendendo le mosse dal circostanziato racconto di questo caso il libro traccia la storia dell’amore fra donne durante gli ultimi tre secoli: di come è stato vissuto ma anche di come è stato interpretato e giudicato dalla religione, dalla scienza, dal diritto. I media ne hanno parlato così (Repubblica, Corriere della Sera, Corriere della Sera di Bologna,Repubblica di Bologna, Il Foglio, Pane quotidiano, Farenheit, Radio Citta’ del Capo, Mente Locale, La cultura pop in salsa lesbica, l’Indice dei LibriClionautail Bo).